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36PROGRAmmA | PROGRAmmELE PAssEURdi|by Danielle ArbidFrancia, Libano, 1999, 12’Ibrahim, rifugiato politico curdo, viene assunto dalla mutua francese che rim- patria i corpi di persone di origine africana decedute in Francia. Il giorno dopo la sua assunzione, assiste alla prima rimozione di un corpo in un appartamento della banlieu parigina. Ibrahim sarà così catapultato in un mondo confuso, strano, talvolta buffo, eppure molto reale, diventando una sorta di “traghettatore” dalla vita alla morte.Domenica 27 novembre, spazio Alfieri, ore 18:30Ibrahim, a Kurdish political refugee, is hired by the French health service that re- patriates the bodies of people of African origin who die in France. On his first day at work, he witnesses the removal of a corpse from a flat in the Parisian banlieue. Ibrahim will be catapulted into a confusing, strange world, with funny undertones in spite of its harsh reality. He’ll become a sort of ferryman from life to death. sunday, November 27th, spazio Alfieri, 6:30pmsEULE AVEC LA GUERREALONE WITH WARdi|by Danielle ArbidFrancia, belgio, 2000, 58’Dopo una lunga guerra civile durata sedici anni e ufficialmente terminata nel 1991, il Libano tenta faticosamente di rimettersi in piedi. Ma sotto l’apparente calma si nascondono i traumi del conflitto e la colpa di tutta una nazione. Danielle Arbid fa ritorno a Beirut: la sua camera coglie la paura della guerra, il fantasma di un nemico impunito, il peso di un passato il cui ricordo e le cui ferite sono ancora troppo vive per esser dimenticate. Malgrado l’assenza di un memoriale nella città, le cicatrici della guerra perdurano nello spirito della collettività.Venerdì 25 novembre, La Compagnia, ore 18:30After a sixteen-year-long civil war officially ended in 1991, Lebanon tries to get back to a very difficult fresh start. However, behind an apparent calm lie the trau- mas of conflict and the guilt of a whole nation. Danielle Arbid returns to Beirut: her camera captures the fear of war, the ghost of an unpunished enemy, and the burden of a past whose memory and wounds are still too fresh to be forgotten. Despite a memorial is still lacking in the city, the scars of war are deeply felt in the collective spirit.Friday, December 25th, La Compagnia, 6:30pm


































































































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